Il Wadi Shaab è il wadi (il letto di un torrente) fra i più famosi e visitati dell’Oman. Scopriamone le caratteristiche e verifichiamo la sua accessibilità.
Tipici e molto comuni in Oman, i wadi (parola che si traduce con “letto di un torrente”) sono dei canyon scavati nel corso dei millenni da fiumi permanenti (oppure nati da forti precipitazioni) che si presentano più o meno profondi.
L’abbondanza di acqua di un wadi permette i terreni in prossimità degli stessi di essere molto più feritili e coltivabili di altri e questa importante caratteristica ha permesso lo sviluppo e la prosperità di villaggi che hanno saputo sfruttare questa particolarità (molto rara in Oman).
Ogni wadi è diverso dall’altro: dopo aver attraversato il villaggio di Tiwi, la strada si ferma di fronte al Wabi Shaab dove è necessario parcheggiare. Dalla fine della strada è obbligatorio prendere una piccola imbarcazione per attraversare gran parte del Wadi (circa cinque minuti). Una volta sceso è necessario iniziare una faticosa camminata lungo i sentieri rocciosi del canyon.
Sono necessari circa 45 minuti di cammino (durante i quali si attraversano alcuni laghetti naturali) prima di arrivare al canyon principale del Wabi Shaab e fare il bagno.
Il wadi si trova a poca distanza da Muscat ed è facilmente raggiungibile anche in autonomia. All’ingresso è presente un piccolo parcheggio (che tende a riempirsi velocemente nei giorni di festa) dal quale bisogna prendere una piccola imbarcazione che ti porterà dall’altra parte della riva.
la barca (che può contenere circa 8 persone) effettua un servizio di andata e ritorno costante durante la giornata. Se non fai in tempo a prenderne una non preoccuparti che nel giro di dieci minuti ne arriva subito un’altra.
La barca non è assolutamente attrezzata per un disabile in carrozzina e presenta difficoltà importanti per chi ha problemi di deambulazione o di equilibrio.
Una volta sceso inizia un sentiero che costeggia il fiume e permette di raggiungere i punti più belli del canyon. Consiglio: non dimenticare di portarti una bottiglia d’acqua (non ci sono bar), un costume da bagno e la crema solare.
Il sentiero presenta difficoltà sempre crescenti più avanti andiamo: si inizia dalla terra battuta (con salite e discese spesso fangose e scivolose) e ci si trova presto di fronte a un susseguirsi di rocce sempre più difficili da superare. Non sono rari passaggi stretti e molto scivolosi nei quali non si riesce neppure a scambiarsi fra chi procede e chi rientra: io stesso ho dovuto mollare a metà strada.
Peccato.
Il wadi Bani Khalid non risulta accessibile a chi ha problemi di deambulazione o usa una sedia a rotelle. Se rientri in questa categoria ti sconsiglio di affrontare l’escursione.
Foto del Wadi Shaab
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