
- Assenza barriere architettoniche
- Strutture ricettive
- Accessibilità turistica
Il mio viaggio ad Amsterdam, la capitale dell’Olanda: informazioni e consigli utili per un un viaggio comodo e accessibile anche ad un portatore di handicap motorio. Parola di ProprioInGamba!
Amsterdam è sicuramente una delle capitali più moderne e divertenti d’Europa, una città cosmopolita dalle dimensioni contenute, facile da esplorare e che è stata in grado di mantenere intatta la sua identità e regalarla alle migliaia di turisti che la visitano ogni anno.
Definita la Venezia del Nord per i suoi canali, la capitale olandese è famosa per i suoi musei, i variopinti mercati di fiori, i caratteristici quartieri a luci rosse e i suoi famosi coffee shop.
Una città dal fascino tipicamente nord-europeo, ricca di cose da vedere e molto divertente: una capitale europea che vale la pena essere visitata.
La domanda adesso è: una disabilità motoria potrebbe essere un problema se si intende visitare Amsterdam?
Scopriamolo in questo articolo!
Prova a fare caso a questa cosa: quando le persone ti parlano di Amsterdam spesso ti parlano solo dei coffe shop, del quartiere a luci rosse e delle scatenate feste notturne. Questa errata convinzione che Amsterdam sia solo questo ti aiuterà a capire se di fronte hai una persona che ha davvero visto e vissuto la città oppure il classico turista della domenica.
Amsterdam è non solo questo e sarebbe davvero riduttivo a limitarsi a definirla solo la capitale dei vizi.
Amsterdam è una città romantica e al tempo stesso di carattere. Una città ordinata, pulita, estremamente facile da visitare e dove tutto sembra funzionare alla perfezione: i suoi abitanti possono sembrare freddi all’inizio ma sono molto cordiali e accoglienti. Qui l’inglese lo parlano anche i gatti e la puntualità è quasi un dovere: puoi regolare le lancette dell’orologio con le indicazioni di arrivo dei tram.
Amsterdam è anche bellissima: la sua cinta di canali di Amsterdam è patrimonio UNESCO e le sue case inclinate sui canali dai mille colori fanno a gara fra di loro ad essere la più bella. Una città che offre musei di primo livello e dove perdersi nei suoi variegati mercati cittadini è la parola d’ordine.
Se poi hai la possibilità di visitare anche i suoi dintorni ti si aprirà un mondo: una campagna verde puntellata da un borgo dal sapore autentico e dove è facile rimanere incantati davanti a mulini a vento ancora perfettamente funzionanti.
Amsterdam non è solo divertimento.
Amsterdam è anche una gioia per gli occhi e per il cuore.
Amsterdam è una città che può essere visitata tranquillamente a piedi: l’auto qui rischia di essere solo un intralcio e una fonte di stress. La rete di trasporti pubblici è completa e permette di muoversi da un capo all’altro della città velocemente e con il minimo sforzo. La città, ricordiamolo, non è enorme e dispersiva come altre grandi capitali europee e si passa velocemente da un quartiere all’altro senza necessariamente arrivate stremati a fine giornata.
I tram e gli autobus sono organizzati in un sistema di 18 linee urbane, in servizio sia di giorno che di notte e la metropolitana di Amsterdam è organizzata (attualmente) su quattro linee urbane: la Ring Line, la Amstelveen Line, la North South Line, la Gaasperplas Line e la Gein Line.
Usare un taxi è una soluzione sicuramente non economica e la liberalizzazione del servizio spesso rende difficile riconoscere i titolari di licenza dagli abusivi. Usali solo in casi eccezionali o se hai bagagli pesanti e scomodi, per tutti gli altri casi evitali.
Amsterdam ha una però una risorsa interessante da poter sfruttare per gli spostamenti: la sua enorme collezione di canali.
Corsi d’acqua attraversano la città e raggiungono i suoi dintorni, in un dedalo di quasi 90 piccole isole. Canali dove navigano piccole chiatte che effettuano tour turistici davvero interessanti e scenografici.
Il paradiso delle biciclette
È però la bicicletta il simbolo di Amsterdam. Muoversi in città in bici è un’abitudine talmente consolidata fra gli abitanti che anche i turisti sempre più spesso tendono a fare propria grazie ad un numero spropositato di noleggi. Pensa che la proporzione fra abitanti e biciclette ad Amsterdam è quasi 1 a 1. Questo spiega perché la città sia pensata per i ciclisti e possa disporre di un efficiente circuito di piste ciclabili. Sia che tu sia in sella o sia un semplice pedone presta sempre attenzione all’attraversamento delle piste ciclabili perché è facile essere d’intralcio a gruppi di biciclette interminabili che non vedono di buon occhio i turisti sbadati e sono sempre pronti a sommergerli di scampanellate!
Le strutture alberghiere della città sono di ottimo livello soprattutto le strutture che insistono nel centro storico. Di contro però in questa zona della città trovare hotel senza problemi di barriere architettoniche è davvero difficile: l’architettura tipica delle case della città è studiata per slanciare le abitazioni e gli hotel verso l’alto ed è normale che all’ingresso ci siano scale da superare.
Prediligi quindi hotel lontani dal centro storico ma collegati dai mezzi pubblici se hai problemi di deambulazione.
Le attrazioni ed i punti di interesse più importanti e gettonati sono perfettamente accessibili a tutti a parte rare eccezioni.
La città si sviluppa su un terreno prevalentemente pianeggiante e le strade, i parchi, i musei e i mercati non presentano difficoltà per un disabile con problemi di deambulazione che può affrontare la città anche in totale autonomia. Gli stessi mezzi pubblici sono studiati per rendere agevole la vita ad un portatore di sedia a rotelle.
In generale Amsterdam ha davvero un elevatissimo livello di accessibilità e per un disabile motorio, anche in sedia a rotelle, è possibile godere di quasi tutti i servizi, le strutture ricettive e le attrazioni principali di questa romantica capitale dell’Olanda.
Amsterdam in pillole
Accoglienza
Amsterdam è una città moderna e cosmopolita e i suoi abitanti sono generalmente molto educati (apparentemente freddi al primo impatto) ma che non disdegnano il divertimento e una birra con amici dopo il lavoro.
Sempre puntuali e diretti (anche troppo a volte per i nostri canoni!) gli olandesi in genere sono sempre pronti ad aiutarti ma non ci pensano due volte a rispondere anche a tono senza troppe scuse o giri di parole.
La società olandese è un mix interessante di nazionalità diverse e questa multiculturalità ha favorità l’alto tasso di conoscenza della lingua inglese.
Come tutte le condizioni fisiche e sociali anche la disabilità è vista come una condizione al pari di tante altre e la facilità che ha un portatore di handicap motorio nel muoversi in città permette a questi ultimi di uscire e godere di tutte le possibilità che la Amsterdam mette a disposizione di tutti.
Finalmente una città dove un disabile non si vergogna di stare all’aria aperta e muoversi tranquillamente!
Cibo
Gli olandesi non hanno una grande tradizione culinaria dovuta al fatto che tradizionalmente non amano cucinare. Veri e propri piatti tipici tradizionali facciamo fatica ad identificarli: tendenzialmente la tradizione si limita a piatti originari del Paese accompagnati da contorni a base di patate, la punta di dimanante della gastronomia olandese.
Ad Amsterdam, come in ogni grande metropoli che si rispetti, potrai comunque trovare ristoranti di qualsiasi cucina del mondo.
La colazione olandese è tradizionalmente salata e il pranzo, piuttosto frugale, è consumato molto presto. La sera invece si tende a consumarla con zuppe di ogni genere accompagnate da patate piuttosto che carne. Come il pranzo anche la cena viene consumata molto presto e questo spiega il perché molti locali a gestione olandese chiudono presto rispetto alle nostre abitudini.
Denaro
Il costo della vita ad Amsterdam è più alto rispetto all’Italia. Hotel, mezzi pubblici e musei hanno costi che, se non si presta la dovuta attenzione, rischiano di trasformare qualche giorno nella capitale olandese in un salasso non preventivato.
Con un po’ di accortezza però è possibile trovare soluzioni economiche e alla portata di tutti: visitare il centro a piedi per esempio permette di risparmiare il costo dei mezzi pubblici così come mangiare in ristoranti etnici o nei fastfood invece di ristoranti di grido o più tradizionali.
La sera invece punta ai piccoli pub e locali rustici che offrono birra, vino e liquori a prezzi accettabili.
Il consiglio che ti dò è quello di acquistare la I Amsterdam City Card, la carta turistica ufficiale della capitale olandese che permette di usufruire illimitatamente dei mezzi pubblici, di entrare gratis nei maggiori musei ed attrazioni della città e di approfittare di sconti nei ristoranti convenzionati, per gite in barca, concerti, spettacoli teatrali ed altro ancora.
In valigia
Non farti trarre in inganno dalla stagione estiva o da una giornata di sole: Amsterdam è piuttosto imprevendibile come clima e ti consiglio di portarti dietro abbigliamento adeguato ad una giornata di pioggia o vento.
La sera poi la temperatura tende ad abbassarsi molto e il tasso di umidità rende la città più fredda di quello che il termometro la faccia sembrare.
Scarpe comode mi raccomando!
Lo sapevi che...
Ad Amsterdam tutte le abitazioni sono prive di tende alle finestre per cui è davvero strano osservare passeggiando la vita della gente all’interno delle proprie abitazioni!
Non curiosare troppo ed evita di scattare delle foto per non incorrere in sgradite reazioni.
Un pranzo o cena con un amico olandese finisce sempre dividendo il conto, il “Going Dutch”.
Un pasto termina pagando ognuno la propria giusta parte senza nessun imbarazzo e senza nessuna differenza di sessi. Insistere per pagare l’altra parte del conto potrebbe risultare offensivo.

Vale il viaggio
Nonostante le evidenti problematiche di barriere architettoniche che rendono la visita impossibile ad un disabile in sedia a rotelle, una visita alla casa di Anna Frank è una delle esperienze più forti e coinvolgenti che si possano fare ad Amsterdam.
Al suo interno si viene letteralmente trafitti al cuore da un’atmosfera straziante e crudele: il nascondiglio della piccola e sfortunata Anna Frank, vittima della persecuzione ebrea da parte dei nazisti, è la testimonianza di quanto il genere umano possa essere disumano. La visita è davvero toccante e assolutamente consigliata a tutti.
Da non perdere
Amsterdam ha tanto da offrire ma anche i suoi dintorni meritano una visita, anche solo di una giornata.
Il mio consiglio è quello di prendere il treno (o un autobus) e recarsi a Zaanse Schans dove ti aspetta un villaggio tradizionale olandese di epoca pre-industriale.
nonostante molte delle botteghe e dei mulini a vento siano stati ricostruiti o spostati da zone diverse dei Paesi Bassi qui tutto è stato pensato e progettato per tornare indietro nel tempo e rivivere un’epoca così lontana ma anche così vicina. Al suo interno sarà possibile entrare in botteghe tradizionali come quella degli zoccoli di legno, dei formaggi e delle spezie.
Una gita fuori porta accessibile e alla portata di tutti!

Come sono strane le case ad Amsterdam!
Ci hai fatto caso? Amsterdam è una delle città col maggior numero di case sbilenche del mondo. Una caratteristica voluta?
Le Dancing Houses
Gli edifici di Amsterdam devono essere i più leggeri possibili per evidenti problemi di fondazione su un sottosuolo poco solido e paludoso. Le case antiche venivano costruite su pali di legno che il tempo e l’umidità tendevano a deteriore. Quando il governo stabiliva che il livello dell’acqua poteva essere abbassato per svariati motivi i pali, esposti all’aria, iniziavano a marcire e a piegare la struttura della casa stessa. Da qui la definizione di “Dancing Houses”, le case storte di Amsterdam.
Le case strette
Le case di Amsterdam non sono solo storte ma anche molto strette. Il motivo è da ricercare in un regolamento edilizio del passato per cui si pagavano più tasse in base alle dimensioni della facciata dell’edificio. Per questo motivo le case si sviluppavano in altezza con facciate strette e profonde.
Le case inclinate
Alcune case di Amsterdam sono costruite con una facciata che si inclina in avanti. Il motivo di tale scelta architettonica è dovuta al fatto che, essendo originariamente nella maggior parte dei casi strutture di legno, l’inclinazione permetteva di evitare che l’acqua penetrasse nei solai nei giorni di pioggia.
Un’altra caratteristica davvero unica è la presenza di un gancio che spunta dai piani superiori degli edifici. Le case erano usate dai mercanti per immagazzinare le merci, che venivano poi trasportate attraverso i canali. Le scale strette degli edifici non consentivano di spostare le merci facilmente all’interno della struttura, ma le merci e altri oggetti di valore dovevano essere immagazzinati nel piano più alto della casa in caso di allagamento. Da qui l’idea di mettere un gancio sulla facciata esterna per sollevare rapidamente le merci fino all’ultimo piano.
Come organizzare al meglio quattro giorni ad Amsterdam
Amsterdam offre tanto ma può essere visitata anche in pochi giorni. Se hai solo quattro giorni a disposizione questo è l’itinerario che ti consiglio: un tour completo da affrontare senza fretta.
Il momento di partire è arrivato: finalmente Amsterdam!
Sebbene fine ottobre non sia il periodo migliore per visitare questa magnifica città io e mia moglie abbiamo deciso di sfruttare un prezioso ponte a cavallo della festività di Ognissanti che ci mette a disposizione ben quattro giorni!
Ho studiato l’itinerario nelle ultime settimane cercando di ipotizzare un percorso logico che ci permetterà di vedere i punti di interesse principali alternando tappe di interesse culturale a gite fuori porta.
Che il viaggio abbia inizio!
Giorno 1 – Da Van Gogh a Piazza Dam
Partenza la mattina all’alba da Milano Malpensa con volo diretto direzione Amsterdam. Atterriamo in perfetto orario nella capitale olandese e sbrigate le formalità aeroportuali decidiamo di prendere un taxi per raggiungere il prima possibile il nostro hotel che raggiungiamo in poco più di 30 minuti.
Ci rendiamo conto fin da subito di aver azzeccato la scelta della struttura: la zona è comodissima per iniziare l’esplorazione della città, super silenziosa e davvero molto tranquilla. Siamo a poche decine di metri dal famoso parco VondelPark, il parco più bello e famoso di Amsterdam.
Abbiamo una visita prenotata fra un paio d’ore al museo di Van Gogh (mi raccomando: prenota online la tua visita!) che si trova alla fine del parco e un timido sole invoglia a fare una passeggiata nel parco.
Varchiamo l’ingresso e siamo subito immersi nella pace che questa angolo verde in pieno centro è capace di regalare: davanti a noi un delizioso laghetto, pieno di papere, è circondato da alberi sotto i quali un gran numero di persone (turisti? residenti? studenti?) intente nelle attività più disparate. Fra chi corre, chi legge, chi fa yoga e chi stuzzica qualcosa assaporiamo un’atmosfera rilassante passeggiando

lungo vialetti sterrati ben mantenuti sui quali però sfrecciano un numero impressionante di biciclette poco propense a pazientare davanti a due turisti che si guardano intorno ed intralciano il loro passaggio… Fra una scampanellata ed un’altra i ciclisti di Amsterdam ci danno il loro benvenuto…

Di cose da vedere ce ne sono parecchie in questo parco: passiamo davanti al famoso Film Museum, un museo dove sono rappresentate rassegne cinematografiche contemporanee. Nel parco ci sono tre café strapieni di persone che si bevono qualcosa nel tavolino esterni: uno proprio al Film Museum e gli altri due al centro del parco (fra cui il curioso “Het Blauwe Theehuis” conosciuto anche come disco volante per la sua bizzarra forma). Ovunque ci sono aree giochi per bambini e numerosi installazioni di sculture d’arte contemporanea.
Facendo attenzione alle bici iniziamo a dirigerci verso l’uscita direzione museo. In quartiere dei musei di Amsterdam è davvero meraviglioso verde, pieno di alberi e pulitissimo. Raggiungiamo la piazza pedonale centrale rendendoci conto di essere circondati dai musei più belli della città: le stesse strutture sono imponenti e davvero splendide. Fra tutte spicca il Rijksmuseum che però decidiamo di non fare per mancanza di tempo e optiamo per il Van Gogh Museum che sicuramente sfamerà la nostra passione per il pittore olandese che io e mia moglie abbiamo.
La perfetta organizzazione nordica è subito evidente dall’ingresso: la puntualità è impressionante e ci fanno entrare in una fila prioritaria con una precisione svizzera.
La struttura, moderna e davvero facile da esplorare, risulta
perfettamente accessibile anche ad un disabile in sedia a rotelle e ammirare un numero impressionante di capolavori è davvero emozionante. Una visita ben fatta dura circa un paio d’ore che scivolano via in un attimo.
Un museo che consiglio davvero a tutti anche a chi non è un vero e proprio appassionato: quando l’arte si fa meraviglia è difficile per chiunque rimane indifferenti.
Usciamo e cerchiamo qualcosa per pranzo rendendoci conto di essere vicino all’Hard Rock Cafè, una delle nostre “manie” che dobbiamo visitare ad ogni viaggio. Stavolta non compriamo solo i classici gadget ma ci mangiamo anche.

Il centro città, che identifichiamo in Piazza Dam, non è così lontano ed è piacevole fare una passeggiata per le vie della città iniziando a superare i primi canali che tagliano Amsterdam e la rendono così unica e particolare, davvero romantici.
In una ventina di minuti circa raggiungamo Piazza Dam che domina il centro cittadino (che strana forma: sembra divisa in due dal traffico d’auto, bici e tram) ed è un continuo via-vai di turisti. Qualche bancarella e qualche artista di strada provano a catturare la nostra attenzione. Non ci riescono in quanto preferisco godere dei meravigliosi palazzi che si affacciano sulla piazza: da un lato ecco l’imponente Palazzo Reale, residenza della Regina nei suoi soggiorni in città. Dall’altro la Nieuwe Kerk, la chiesa dove vengono incoronati i sovrani olandesi. In mezzo il Nationaal Monument, l’obelisco di pietra dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Un altro appuntamento si avvicina ed è la visita al museo delle cere di Madame Tussauds che si trova proprio qua. Ammetto di non essere mai stato ad un museo delle cere Tussauds e nonostante le recensioni non parlino di quello di Amsterdam come uno dei migliori entro comunque piuttosto incuriosito.
Esperienza tutto sommato divertente e diversa dal solito: mi sono divertito molto! Davvero curata l’area dedicata agli
eroi della Marvel dove è obbligatoria la zona prima assieme ad Iron Man (che ha ispirati i colori della mia protesi) e Hulk.
Un’ora basta nel museo ma ti assicuro che non te ne pentirai soprattutto se ci vai con la compagnia giusta o con i bambini.
L’ora di cena si avvicina e considerando che gli orari degli olandesi sono diversi dai nostri cerchiamo qualcosa da mangiare in Kalverstaat, l’affollata via dello shopping sulla quale si apre anche il centro commerciale Kalvertoren.
Ovunque si guardi il numero di persone aumenta a vista d’occhio e tutta la zona si anima di giovani chiassosi che affollano Nieuwendijk, coni suoi coffee shop, café, fast food e ristoranti.
Alle spalle del Palazzo Reale si trova Magna Plaza, un centro commerciale dall’edificio fiabesco e super illuminato visto il Natale che si avvicina. A fianco invece Spuistraat, una delle famose strade “a luci rosse” dove ci imbattiamo per la prima volta nelle caratteristiche ‘vetrine’ di prostitute alla ricerca di clienti.
Dal lato della piazza del Monumento dei Caduti merita una passeggiata Warmoestraat, altra famosa via del Quartiere a Luci Rosse e nota area gay.
La fatica inizia a farsi sentire, la giornata è stata dura e la protesi inizia a chiedere un pò di pace ma ci addentriamo lo stesso in Damstraat, via turistica piena di negozi, ristoranti e coffeeshop. davvero una zona ricca di cose da fare e davvero viva che si merita l’appellativo di cuore di Amsterdam. Nei prossimi giorni avremo sicuramente occasione di approfondire il quartiere a luci rosse ma oggi l’autonomia è finita. Torniamo quindi in hotel a goderci del meritato riposo.

Giorno 2 – Anna Frank e il quartiere ebraico
Amsterdam porta con sé le ferite della seconda guerra mondiale e le terribili cicatrici della persecuzione nazista contro gli ebrei.
Un aspetto che vogliamo approfondire oggi con una giornata in parte dedicata a questa tragedia dell’umanità.

Raggiungiamo con i mezzi pubblici il centro del quartiere ebraico di Amsterdam, un quartiere ricco di sinagoghe e toccanti monumenti commemorativi. Proprio al nel cuore di questa zona della città sorge il Quartiere culturale ebraico, che ospita la maestosa Sinagoga Portoghese, il Museo Storico Ebraico con un’area espositiva dedicata ai bambini, il Memoriale Nazionale dell’Olocausto e il Museo Nazionale dell’Olocausto dove è possibile apprendere tutto sulla cultura, la storia e le tradizioni ebraiche.
LaSinagoga Portoghese è perfettamente accessibile anche ad un disabile in sedia a rotelle e, come da tradizione, l’uomo deve necessariamente indossare il kippah, il copricapo ebraico. L’interno della sinagoga è volutamente freddo e mai opulento: risalente al 17° secolo è illuminato da centinaia di candele e interessanti tesori custoditi negli edifici annessi che meritano di essere ammirati e che è possibile seguire dall’ottima audio guida anche in italiano.
Dopo la sinagoga è d’obbligo recarsi al vicino Museo Storico Ebraico dove delle esposizioni permanenti illustrano la storia e la cultura degli Ebrei in Olanda.
Altra tappa da non dimenticare è quella di visitare il Memoriale Nazionale dell’Olocausto ricavato in una struttura costruita originariamente come teatro ma che durante la seconda guerra mondiale venne utilizzata come
centro di raccolta e deportazione degli Ebrei. Oggi è un monumento nazionale. Accanto si trova il Museo Nazionale dell’Olocausto ospitato all’interno della vecchia scuola di formazione all’insegnamento da dove, durante la seconda guerra mondiale, centinaia di bambini ebrei riuniti nell’adiacente asilo infantile vennero trasferiti clandestinamente in luoghi relativamente sicuri. In questo museo è illustrata la storia dell’Olocausto che è possibile ascoltare con toccanti testimonianze video.
Dopo una mattinata davvero toccante e interessante è il momento di mangiare e provare ad alleggerire un pò l’atmosfera che la città ha gettato su di noi e sulle nostre coscienze.
Decidiamo quindi di perderci in qualche mercato cittadino e toccare con mano l’allegria e i colori che tutti decantano.
Il mercato più originale è indubbiamente quello di Bloemenmarkt, il famoso mercato dei fiori di Amsterdam.
Dall’esterno sembra un enorme insieme di barche parcheggiate dall’aspetto simile a tante serre attaccate l’una all’altra ma una volta avvicinati ci si ritrova di colpo nel paradiso dei fiori e soprattutto dei bulbi.
IlBloemenmarkt è anche conosciuto come il mercato dei tulipani, perché si possono acquistare delle rare specie di tulipano. Oltre ai tulipani ci sono bulbi, fiori secchi, fiori di legno, bonsai, e molto altro ancora. Nel periodo natalizio, il mercato dei fiori vende alberi di Natale di ogni dimensione.
Non resistiamo alla tentazione di portare a casa qualche bulbo e qualche souvenir e lentamente ci dirigiamo verso una delle visite che più ci tenevamo a fare di Amsterdam: la visita alla Casa di anna frank.
Se la mattinata nel quartiere ebraico è stata un mix di conoscenza di una cultura, quella ebrea, che non conoscevo molto la casa della piccola e sfortunata Anna è un colpo al cuore di quelli che non si dimenticano facilmente.

Credo che il suo famoso Diario siamo uno dei libri che non debbano mai mancare nella casa di ognuno di noi e con un mix di emozione e tristezza entriamo nella casa museo.
Ritrovarsi di persona nella casa dove Anna ha vissuto gli ultimi anni della sua vita sia una delle esperienze più forti che abbia mai provato in vita mia.

Questa casa museo, dove per rispetto abbiamo deciso di non scattare alcuna foto è assolutamente sconsigliato ad un disabile in carrozzina in quanto sono presenti evidenti barriere architettoniche che non è assolutamente possibile evitare: il terribile labirinto di stanze nascoste, le anguste scale di legno e i pochi ma toccanti oggetti esposti (oltre ad una audio guida perfetta) permettono di entrare con tutto se stesso nella storia della famiglia Frank.
L’armadio che nascondeva l’ingresso della casa da occhi indiscreti ti strappa dalla vita comoda che siamo abituato a vivere ai giorni nostri e ti sbatte in faccia l’orrore dell’olocausto. Le strettissime camere da letto dove hanno davvero dormito i coniugi Frank e la figlia una testimonianza che nessuno dovrà mai dimenticare.
il ristorante che si muove
Per la cena io e mia moglie abbiamo necessità di qualcosa che ci facesse dimenticare, solo per qualche ora, l’orrore che abbiamo appena visto e la scelta si conclude con lo scenografico ristorante Moon, situato proprio in cima alla torre panoramica a due passi dalla stazione centrale.
La particolarità di queste ristorante (a parte la vista strepitosa che si vede dall’alto) è quella che i tavoli girano a 360° durante tutta la cena e permettono di vedere la città da ogni punto di vista.
Una caratteristica che ovviamente non sapevamo e della quale ci siamo accorti quando, guardando con più attenzione, ci accorgiamo che la cucina è scomparsa ed è apparso un bagno. Un altro minuto ed al posto del bagno è arrivata la scrivania della reception… C’è qualcosa che non torna! :))
La cena, gourmet e davvero deliziosa, termina e rientriamo in hotel con alle spalle un’altra giornata ricca di emozioni ed esperienze che iniziano a farci innamorare della città.
Per rientrare è necessario superare di nuovo il canale che ci riporta dall’altra parte della città e ci meravigliamo dell’ennesima dimostrazione di efficienza della città con il suo servizio gratuito di collegamento con traghetti dall’altissima frequenza.
Accanto a noi un numero spropositato di bici, motorini e turisti che attendono tranquillamente un traghetto che, nonostante siano le 22 di sera, arriva dopo nemmeno cinque minuti dal precedente.
Impressionante.
Tutto è perfettamente accessibile anche ad un disabile in sedia a rotelle ma ormai è quasi noioso ribadirlo: Amsterdam è una città davvero accessibile ovunque la si guardi. Lo stesso tram che prendiamo adesso dispone di pensiline attrezzate per la disabilità motoria e una volta a bordo lo spazio è adeguato per tutti.
Giorno 3 – Da Zaanse Schans al quartiere a luci rosse di Amsterdam
Oggi la giornata la vogliamo passare esplorando i dintorni della città, complice anche una splendida giornata di Sole e una temperatura piuttosto gradevole. Se c’è una cosa per la quale gli olandesi sono famosi sono i mulini a vento e gli zoccoli. Tutti questi indizi portano solo ad un posto: al villaggio di Zaanse Schans.

Dopo una impeccabile e abbondante colazione ci dirigiamo velocemente verso la stazione centrale da dove prendiamo il treno perZaanse Schans: i treni hanno una frequenza molto alta e riusciamo a salire sul vagone abbastanza velocemente.
Il villaggio diZaanse Schans è famoso per essere la ricostruzione vivente di un villaggio olandese di epoca pre-industriale e dove è possibile ancora vedere mulini a vento originali ancora in funzione oltre a botteghe artigianali.
Dall’uscita del treno è necessaria una passeggiata di circa quindici minuti per arrivare all’ingresso del villaggio con una passeggiata pianeggiante e tutto sommato piacevole. Con Zaanse Schans è amore a prima vista: fin da subito mi emoziono nel vedere questi enormi mulini che si muovono lentamente con la forza del vento. I suoi canali d’acqua sono un brulicare ordinato di turisti e residenti ed è facile vedere anche qualche bottegaio in abiti tradizionali e folkloristici.
Fra le cose assolutamente da vedere ci sono sicuramente la visita all’interno di un mulino a vento (un’escursione proibitiva per un disabile in sedia a rotelle), la bottega degli zoccoli con il suo spettacolo di creazione di veri e autentici zoccoli olandesi e la bottega del formaggio.
Pranziamo nel villaggio e ci godiamo una giornata davvero meravigliosa prima di rientrare in città dove, con il
tramonto in arrivo, è il momento di vedere il quartiere a luci rosse. Raggiungiamo il quartiere nel tardo pomeriggio e decidiamo di provare anche l’esperienza Coffee Shop per non lasciare niente di intentato (ti risparmio però i risultati che ha avuto su di me…)

Percorriamo le vie acciottolate di questo famosissimo angolo di Amsterdam dove il sacro e il profano si intrecciano continuamente fra il sagrato di una chiesa, un numero enorme di coffee shop e le centinaia di stanze affittate dalle prostitute che davanti alle loro vetrine aspettano i loro clienti. Vietatissimo fotografarle, per rispetto a loro e al lavoro che stanno facendo.
L’origine delle vetrine è molto curiosa: negli anni ’60 fu vietato loro di attirare i clienti dalle porte ma era concessa l’attesa dietro la vetrina, purché le tende fossero accostate lasciando aperta una piccola fessura. Una lampada rossa, visibile ancora oggi, indicava la presenza di una prostituta disponibile.
Turisti e semplici curiosi affollano questi vicoli che trovo particolarmente affascinanti: sarà per il riflesso sui placidi canali, sarà per le luci soffuse in tutto il quartiere ma trovo molti scorci davvero poetici.
Degna di nota, nel cuore di De Wallen, la chiesa più antica di Amsterdam, Oude Kerk. In meraviglioso stile gotico è sicuramente un monumento tra i più importanti della città.
Tra le tante recensioni che ho trovato nei giorni scorsi c’era quella che parlava di un vicolo dal nome di Trompettersteeg. Noto per essere il vicolo più
stretto di Amsterdam. Di nome e di fatto: deve essere percorso esclusivamente in fila indiana. Tutte le volte che incrociamo qualcuno nella direzione opposta è necessario appiattirsi contro la parete per consentirne il passaggio.
Mai visto un vicolo tanto stretto!
La serata termina in maniera splendida con una romanticissima cena su una delle barche attrezzate che permettono di vedere Amsterdam di notte mentre consumiamo la cena. Un’esperienza che davvero vale la pena fare!
Giorno 4 : Begijnhof
L’ultimo giorno di Amsterdam è il giorno di una chicca che abbiamo voluto lasciarci alla fine:Begijnhof
Il nostro aereo parte all’ora di pranzo ed abbiamo tutto il tempo per curiosare in uno degli angoli più originali della città: il quartiere nascosto di Begijnhof.
Si tratta di una piazza medioevale a pochi passi da Piazza Dam a destra nella cinta del Begijnhof.
Stretto fra lo Spui e la Kalvestraat, a due passi dal rumore e dalla folla, il Begijnhof è un affascinante cortile circondato da case tutte restaurate perfettamente con i loro mattoni cotti e scuri. La cosa incredibile è che per entrarci è necessario superare un comune portone che insiste su un vicolo piuttosto anonimo: mai si potrebbe pensare che ci si ritrovi in una incredibile oasi di pace nel cuore di Amsterdam.
Il Begijnhof era un luogo di ritiro dove le beghine (donne che hanno abbracciato la vita monastica senza aver pronunciato i voti) potevano trovare alloggio.
Nella serenità del cortile è facile immaginarsi come doveva trascorrere la vita di quelle donne che, senza scegliere di farsi suore, decidevano di ritirarsi dal mondo per condurre una vita religiosa.
Al civico 34 di Begijnhof c’è la casa più antica di Amsterdam, costruita all’inizio del XVI secolo, una delle

due uniche case che, in città, ancora conservano una struttura in legno nella loro facciata. La si riconosce immediatamente dal colore scuro. Un’altra piccola perla ricavata nel quartiere è la piccola e seminascosta chiesa (dove assistiamo ad una parte di una funzione con un coro gospel davvero meraviglioso) e che rappresenta l’ultimo gioiello di Amsterdam prima del nostro ritorno in Italia.
Amsterdam ha superato ogni mia aspettativa. Quando si pensa per la prima volta ad un viaggio nella capitale olandese viene automatico essere assalito dai classici preconcetti di capitale di droga facile e prostituzione. Niente di più sbagliato: Amsterdam è una città giovane, dinamica, moderna e davvero romantica. I canali che l’attraversano le donano un fascino unico nel suo genere e l’architettura del suo centro storico regala scorci eccezionali.
Il popolo olandese è un popolo che ama divertirsi senza però essere eccessivamente sanguigno ed è sempre pronto a rendersi disponibile in caso di difficoltà.
Musei eccezionali e punti di interesse di ogni genere, dalla toccante Casa di Anna Frank al divertente museo Tussauds, completano un’offerta davvero ampia di cose da fare e visitare.
I dintorni della città sono altrettanto belli e una visita al villaggio di Zaanse Schans è una tappa d’obbligo per immergersi nella magia dei mulini a vento che hanno reso famosa l’Olanda.
Amsterdam è una città amica per un disabile motorio: anche un portatore di sedia a rotelle non troverà difficoltà a godere dei numerosi servizi offerti da una città che rispetta il tema della disabilità e cerca di affrontarlo in maniera intelligente con ottimi risultati.
Amsterdam non è solo coffee shop e quartiere a luci rosse.
Amsterdam è una delle capitali europee più belle e accessibili d’Europa e proprio per questo motivo è una città che merita di essere visitata almeno una volta nella vita, anche solo per 3/4 giorni (il tempo necessario per iniziare a conoscerla ed innamorarsene)
Come arrivare ad Amsterdam
Il modo migliore e più veloce per raggiungere Amsterdam dall’Italia è sicuramente l’aereo. Se però si hanno a disposizione più giorni l’ipotesi di raggiungerla in auto (e lasciarla nel parcheggio dell’hotel) è da prendere in considerazione…
Raggiungere Amsterdam in aereo
L’Aeroporto di Amsterdam-Schiphol è l’aeroporto di Amsterdam e il più importante dei Paesi Bassi. Si trova a 15 chilometri a sudest di Amsterdam ed è ben collegato dall’Italia con compagnie di bandiera e low-cost. Per le infrastrutture, i collegamenti e la sua straordinaria comodità, Schiphol è stato a lungo considerato il migliore aeroporto del mondo, malgrado le sue esigue dimensioni.
Perfettamente collegato alla città che è possibile raggiungere in treno. Da Schiphol partono continuamente treni che impiegano fra 15 e 20 minuti per arrivare alla Stazione Centrale.
Raggiungere Amsterdam in treno
Il treno è il trasporto più efficiente dell’Olanda. Amsterdam è perfettamente collegata a qualsiasi città olandese e alle capitali europee, come Bruxelles, Parigi o Berlino. È possibile raggiungere Parigi con i treni d’alta velocità TGV (Italia-Francia), che partono dalle stazioni di Milano, Novara, Torino e Vercelli.
Raggiungere Amsterdam in auto
Raggiungere Amsterdam con un viaggio “on the road” è sicuramente un’esperienza affascinante: tieni però presente che la città dista oltre 1.100 chilometri da Milano!
Raggiungere Amsterdam in autobus
Pur non essendo un mezzo di trasporto raccomandabile, l’autobus è un’altra opzione per raggiungere Amsterdam da Roma o da altre città italiane. Il tempo del tragitto è di oltre 24 ore. Un’opzione economica ma davvero molto stancante…
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